Dimensionamento dell’impianto d’aria compressa: una panoramica dei fattori da considerare
Comprendere le dimensioni dei compressori d’aria per adattarli alle tue esigenze è il primo passo per massimizzare l’efficienza in modo intelligente. E’ ormai assodato che il costo dell’’elettricità rappresenta fino all’80% dei costi di funzionamento di queste macchine ed pertanto fondamentale dimensionare correttamente la pressione e al flusso d’aria necessari.
Inoltre, valutare se è più conveniente utilizzare compressori d’aria a velocità fissa o con azionamento a velocità variabile (VSD) è un altro elemento da non sottovalutare. Andre per il trattamento dell’umidità dell’aria (essicazione), ci sono diverse opzioni disponibili per raggiungere i livelli desiderati di punto di rugiada in pressione (PDP).
La scelta corretta di questi elementi vi permetterà di ridurre i costi di manutenzione superflua, i tempi di inattività e qualsiasi interruzione nel flusso di lavoro.
Tempo, pressione e forza.
Esistono diverse unità di misura con cui confrontarsi quando parliamo di aria compressa: piedi cubi al minuto (cfm), litri al secondo (l/s) e metri cubi all’ora (m3/h). Tutte queste misurazioni sono legate al tempo necessario per portare a termine un lavoro. In aggiunta, troveremo un valore nominale espresso in libbre per pollice quadrato (psi) o in bar, che rappresenta la quantità di forza/pressione generata. Nel contesto di applicazioni industriali di grande portata, sarà necessaria una pressione superiore in bar. Questa misurazione riveste un’importanza cruciale poiché investire in una macchina per aria compressa con una pressione eccessiva o insufficiente può originare problemi.
Prendiamo ad esempio un compressore d’aria di dimensioni eccessive che genera una pressione troppo elevata per una determinata attività: ciò provoca uno spreco inutile di aria, oltre a un consumo elettrico superiore al necessario. Dall’altra parte, una macchina troppo piccola può sovraccaricarsi, causando perdite di pressione e altri inconvenienti.
Qualunque sia il compressore d’aria scelto, la cura dei dettagli in fase di installazione – connessioni, tubi e valvole – permette di assicurare il corretto funzionamento di tutto il sistema. Inoltre, in presenza di diverse applicazioni, potrebbe essere opportuno optare per un compressore d’aria con velocità variabile (VSD).
Confronto tra compressori a velocità fissa e VSD
Per singole applicazioni, i compressori d’aria a velocità fissa sono una scelta adeguata. Queste macchine sono adatte per impianti che si occupano di un solo lavoro con requisiti di aria stabili. In questi casi, è importante considerare le dimensioni della macchina, poiché non ci sono opzioni di regolazione in base alle prestazioni.
Se invece la richiesta di aria compressa varia durante il giorno, è solitamente consigliabile investire in un compressore d’aria con azionamento a velocità variabile (VSD). Rispetto alle macchine a velocità fissa, queste soluzioni permettono di regolare la produzione d’aria compressa in base alle differenti richieste delle applicazioni industriali, diminuendo la velocità di funzionamento inferiori quando la domanda di aria è più bassa.
I compressori VSD offrono una vasta gamma di livelli di pressione e caratteristiche di efficienza. Questa flessibilità riduce notevolmente lo spreco di aria ed energia rispetto alle macchine a velocità fissa.
Scegliere la giusta soluzione e le dimensioni corrette per l’essiccatore
Quando si considerano i fattori di dimensionamento dei compressori d’aria, è importante considerare anche gli essiccatori. Nel processo di compressione, l’aria subisce un aumento di pressione che porta alla formazione di umidità a causa del rapido riscaldamento.
Per ottenere livelli ottimali di PDP (Punto di Rugiada Pressione), è fondamentale capire quanti cfm (cubic feet per minute) di aria devono essere essiccati. I livelli di pressione dell’aria sono altrettanto importanti per determinare sia le dimensioni che la temperatura dell’ambiente circostante.
Se si opera in un’area sottoposta ad escursioni elevate, sia calde che fredde, è consigliabile effettuare questi calcoli considerando le temperature più estreme possibili.
In alcuni casi, l’utilizzo di un chiller può permettere di investire in un essiccatore di compressori d’aria di dimensioni più ridotte, grazie alla capacità dei chiller di rimuovere fino al 70% di umidità.
I chiller sono infatti un ottimo metodo per ridurre il vapore acqueo, ma non possono sostituire gli essiccatori. Il vantaggio principale dell’uso di tali apparecchi a supporto di un essiccatore d’aria è che contribuiscono a ridurre l’umidità senza aggiungere ulteriori spese energetiche.
Alla ricerca del compressore d’aria ideale.
Con una vasta gamma di compressori d’aria tra cui scegliere, prendere la decisione giusta per le tue esigenze di aria compressa può sembrare un compito arduo. Tuttavia, siamo qui per aiutarti!
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